il ringraziamento della fraternità di ronciglione al P.Provinciale per la sua visita

 

Carissimo Padre,

un sorriso non costa nulla e tutto dona. La Fede scaturisce da questo sorriso che trasmette gioia a chi lo riceve e testimonia un cuore "allegro" nella luce di Cristo Signore. La sua visita ci ha portato questo sorriso e l'ha donato a tutte noi. Le auguriamo la Testimonianza gioiosa necessaria per chi forse non ha più gioia nel cuore. La Fede che ci ha donato Nostro Signore è Amore Sublime che scavalca ogni limite e arriva alle più alte vette del Cielo.
Che Dio la Benedica e Maria Santissima la protegga sempre.

Con Affetto Ordine Secolare Carmelitano Teresiano di Ronciglione.

Sempre Ave Maria.

 

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"IO E TERESA"

 

Ho incontrato Teresa in età giovanile. Passavo in libreria come sempre per acquistare un libro con cui trascorrere piacevolmente qualche ora. Mi hanno sempre interessato i romanzi storici un po romanzati, ma con una realtà ben definita. Vidi un piccolo libro che attirò la mia attenzione per la figura che era nella prima pagina. C'era il viso di una donna con gli occhi chiusi e le labbra semiaperte. L'espressione di quel viso era di grande abbandono a qualcosa di indefinito ma meraviglioso. Il titolo di questo libro era: SANTA TERESA D'AVILA "VITA".
A quei tempi lo pagai 16.000 lire. Non avevo mai letto la vita di una Santa e incuriosita lo comprai. Inizia la lettura di questo libro chiedendomi  se mi sarei annoiata, invece dopo aver letto l'introduzione il mio interesse si svegliò improvvisamente. Nelle prime pagine potei ammirare alcune foto della città di cui visse, la cella che occupò, addirittura la "sella" che Teresa usava nei suoi viaggi (jamuga=sella da donna) ridotta male e povera e ancora il suo ritratto che ritrae una donna di circa 61 anni in cui si potevano notare le tracce di una bellezza conservata nonostante l'età. Questo ritratto fu dipinto da un frate pittore di Napoli con il nome suggestivo di Giovanni della Miseria. Con l'umorismo che le era solito, tipico del suo carattere che poi conobbi più avanti, finito il ritratto la Santa gli disse:"Dio ti perdoni Fra Giovanni, perché mi hai fatto soffrire quello che Dio solo sà e alla fine mi hai dipinta brutta e cisposa".
Ma che simpatica questa donna pensai sorridendo, continuai a conoscerla meglio. In punta di piedi mi sono immersa nella vita di Teresa. Ancora oggi, dopo tanti anni vissuti nel Giardino del Carmelo, mi meraviglio di come il Signore, entrando nel cuore di ognuno di noi, possa fare cose straordinarie e tutto per la sua Gloria. 

Teresa aprì il suo cuore all'amore meraviglioso di Cristo Gesù e se ne innamorò cosi come una qualunque innamorata del suo innamorato, un cuore a cuore che durò tutta la vita. Parlo di un amore profondo, sublime che s'innalza e innalza chi lo prova fino a giungere le vette più alte della Contemplazione. Teresa ebbe sempre lo sguardo fisso su questa Persona Meravigliosa che lei, con devozione amorosa, chiamava "Sua Maestà". Donna nel vero senso della parola, in cui femminilità e carattere forte si sono uniti per formare colei, che più di tutti, ha saputo spiegare il vero significato della preghiera e della Fede profonda che scava nell'anima e lì pone le sue radici da cui poi nascerà una piantina, prima tenera e fragile e mano mano che cresce sempre più robusta e forte da cui sbocceranno fiori meravigliosi. 
Ho intitolato questo mio scritto "Io e Teresa". 
Questo "io" l'ho scritto di "proposito", ma non voglia sembrare un "io" pieno di superbia e altezzosità, ma l'"io" piccolo e fragile difronte alla creatura eccelsa che fu e sempre sarà Teresa di Gesù. 
Teresa fu tutta di Gesù e si abbandonò e si lasciò plasmare da questo Uomo meraviglioso così come Lui voleva e come Lui soltanto la fece diventare.

Ad Jesum Semper.
Alla Vergine Maria che assiste e protegge i suoi figli ancora e sempre tutto il mio amore.


Silvia Rita Dominioni in Vettori

maestra di Formazione e Segretaria dell' O.C.D.S di Ronciglione.