03 -11 FEBBRAIO 2019
il messaggio finale del Definitorio Straordinario
10 FEBBRAIO 2019
Oggi abbiamo terminato i lavori! Ecco la celebrazione in cattedrale per i 400 anni di presenza carmelitana in India
07 - 9 FEBBRAIO 2019
Cari fratelli e sorelle,
Il 7 febbraio sono proseguiti i lavori di revisione delle Norme Applicative. Abbiamo preso in considerazione la seconda ed ultima parte; introdotta nella mattinata, e studiata personalmente fino all’ora di pranzo, vi abbiamo posto mano nel pomeriggio con i consueti lavori di gruppo.
Nel pomeriggio del 7 abbiamo ricevuto un messaggio commovente da parte del Carmelo in Venezuela. Tutti siamo a conoscenza degli eventi di cronaca e il messaggio conteneva la supplica di tutti i carmelitani scalzi che in quella terra stanno vivendo il dolore, la fame, la guerriglia e la paura nel continuare a vivere in questa profonda crisi umanitaria.
La lettura del messaggio da parte del Padre Javier Mena, definitore, ha interrotto i nostri lavori e ha dato immediata profondità al nostro “essere qui” in rappresentanza di tanti confratelli e consorelle in seria difficoltà.
Prima di terminare i lavori pomeridiani abbiamo avuto ancora due interventi: la situazione della nostra missione in Iraq; l’attività del Teresianum e del Collegium Missionum con particolare riguardo alla formazione dei nostri giovani.
In particolare a Bagdad siamo stati invitati ad aiutare nella rifondazione della comunità che attualmente è rimasta limitata ad un solo membro....
06 FEBBRAIO 2019
Stampa comunicazione
Da P. Gabriele Morra, Commissario della Provincia dei Carmelitani Italia Centrale, Cronaca nr. 2:
Fratelli e sorelle carissime,
eccomi di nuovo qui a raccontarvi fraternamente qualcosa di queste giornate di lavoro. Vale la pena fare il punto della situazione, alla sera di questo terzo giorno di lavoro, perché proprio questa mattina è stato messo un “mattone fondamentale” a fondamento del cammino dell’Ordine nei prossimi anni.
Prima di questo, ieri nei lavori pomeridiani dei gruppi abbiamo integrato le risposte delle Province con la nostra personale opinione, tenendo conto della bellissima relazione del P. Generale.
Dopo il riposo della notte - portatore di consiglio - e una breve sessione mattutina introduttiva, ci sono state presentate le proposizioni da votare. La maggioranza richiesta, trattandosi della eventuale revisione o rielaborazione delle Costituzioni, non era quella assoluta ma dei 2/3. Le votazioni sono state tre, in progressione: la prima proponeva la rielaborazione (complessiva) delle Costituzioni. Verificata col voto questa prima opzione, in caso di esito negativo, si sarebbe passati alla seconda votazione nella quale si domandava la possibilità di una revisione (parziale e puntuale) delle Costituzioni.
Queste prime due proposizioni non sono state approvate, mentre la terza riguardante la stesura di una Dichiarazione Carismatica è stata approvata con una maggioranza qualificata di voti.
La stesura di una dichiarazione era una opzione già ampiamente accolta dall’Ordine nel cammino previo compiuto in questi anni; oltretutto si trattava di una opzione non esclusiva, ma di un lavoro che si sarebbe comunque potuto fare anche in caso di revisione puntuale del corpo delle Costituzioni. Per questo motivo il Generale nella sua relazione intitolava e presentava il tema della Dichiarazione Carismatica che rappresenta una novità per la storia del nostro Ordine, mettendo in luce il notevole impegno necessario per condensare in una Dichiarazione gli aspetti centrali del carisma a confronto con i segni dei tempi, nel fiume di eventi e di rivoluzioni sociali che hanno caratterizzato questo ultimo cinquantennio.
Vi confido che, insieme ad altri confratelli, avvertiamo in ciò la possibilità di vivere un tempo nuovamente appassionato e appassionante nel quale, possibilmente alla luce di un rinnovamento esperienziale, ridefinire il carisma e così ridefinirci in chiave moderna.
Si tratta di un’opera più grande dell’uomo, di un progetto dello Spirito che ci vuole “servitori fedeli” per questo breve spazio di tempo nel quale traghettiamo l’Ordine da una riva all’altra. Sono convinto che una “ridefinizione” del carisma, oggi, dovrà tenere in conto l’analogia della famiglia, il valore della comunione che soggiace alle vera comunità, il valore della solitudine abitata, come fondamento di una vita di orazione feconda. E non si tratta di “dare spazio” ai vari rami dell’Ordine, ma di convenire, frati monache e secolari, alla radice del dono fatto dal Dio al mondo contemporaneo.
Che è una radice... e per questo bisognerà chinarsi per dissotterrarla e guardarla meglio!
Nella seconda parte della mattinata il P.Luckazc Kansi ci ha presentato le proposte concrete di revisione delle Norme Applicative; il suo lavoro ha costituito la traccia dei lavori di gruppo pomeridiani.
Infine, il pomeriggio è stato occupato dalla dettagliata relazione economica del P. Paolo De Carli, nuovo economo generale. L’assemblea ha saluto e ringraziato con immenso affetto la persona e il servizio precedentemente svolto dal P. Attilio Ghisleri, presente in assemblea come Delegato per la Terra Santa.
All’ interno della relazione economica, il P. Paolo ci ha illustrato un esempio a cui guardare e che è rappresentato dal “fondo per le monache”. Questo fondo si è costituito per aiutare i monasteri in difficoltà in un modo centralizzato, secondo criteri e necessità rese oggettive e verificabili dalla comunicazione con la Curia Generalizia. Il fondo è gestito dalla Curia, ma ogni monastero vi ha concorso immettendo cifre anche modeste, che però hanno permesso di costituire un fondo di tutto rispetto. Quel fondo è destinato a svuotarsi rapidamente e così deve essere poiché è caratterizzato da un flusso continuo verso i monasteri che, per varie urgenze, fanno richiesta di un aiuto.
Anche per noi frati c’è qualcosa di simile anche se non organizzato con un contributo fisso è proporzionale. Con quei soldi si aiutano le missioni in tutte le loro necessità, finanche i giovani che hanno partecipato alla GMG di Panama.
Questa introduzione ci ha aiutato a mettere a fuoco la costante generosità delle monache, le quali oltre a contribuire al fondo di loro competenza, hanno anche aiutato la Casa Generalizia.
Prima di terminare i lavori di oggi, molto intensi, ci è stato comunicato che domani celebreremo l’eucarestia nel santuario di San Francesco Saverio! Sarà un momento di particolare intensità; ci recheremo lì a piedi, alle 6.30 del mattino, perché rispetto al santuario siamo distanti poco più di un chilometro.
Sarà bello camminare tutti insieme, calcando le orme dei primi missionari carmelitani italiani che circa 400 anni fa si sono avventurati in questa terra e hanno fondato le prime presenze dell’Ordine. Chi l’avrebbe detto che ora, dopo 4 secoli di storia, i confratelli indiani avrebbero rappresentato 1/4 dell’intero Ordine?
E poi c’è la figura di San Francesco Saverio... ma di questa cronaca vi parlerò nei prossimi giorni!
Carissimi amici, ancora grazie per seguirci fin qui, pregare per noi e sentirvi parte dell’avventura. Ringrazio poi tutti coloro che hanno già inviato un feedback fraterno, un segno di presenza e di necessario incoraggiamento. Grazie!
Fra Gabriele Morra, Commissario
05 FEBBRAIO 2019
Stampa comunicazione
Da P. Gabriele Morra, Commissario della Provincia dei Carmelitani Italia Centrale, Cronaca nr. 1:
Carissimi fratelli e sorelle,
avete già avuto notizia di questo Definitorio nella mia ultima lettera; ma da oggi in poi, purtroppo in
modo saltuario rispetto alle mie intenzioni, desidero darvi qualche notizia in più affinché anche voi lo possiate vivere in comunione con noi. Il motivo delle mie comunicazioni a singhiozzo è
dato dal fatto che mi hanno amabilmente precettato come segretario del gruppo italiano, il che comporterà un certo carico di lavoro nel pomeriggio e la sera dopo cena, tempi che in altre
occasioni dedicavo proprio alla stesura di una cronaca per tutti voi. Siamo quasi 80 tra provinciali, commissari, vicari, delegati, ai quali sono da aggiungere il Definitorio, i segretari e i
traduttori. La Provincia di Karnataka-GOA ci ha accolto in modo super fraterno e non ci fa mancare nulla dalle prime ore del nostro arrivo, a partire da una accoglienza “presidenziale”. Pensate
che sono stato accolto da una mini-delegazione che è arrivata quasi fino al portellone dell’aereo Air-India che è arrivato a GOA, da New Dehli, nella serata del 1 febbraio. Ci sono 4 ore e mezza
di differenza rispetto all’ora italiana, e giochiamo d’anticipo. Mentre state facendo colazione dopo le preghiere mattutine noi siamo già all’ora di pranzo, dopo la mattina di ascolto e
dibattito.
Le foto che avete già visto sulla nostra pagina web (ringrazio da subito Lorenzo per il bellissimo logo, Luana e Laura per gli aggiornamenti costanti quasi in tempo reale) ritraggono la chiesa
dove celebriamo la messa la mattina alle 7; il chiostro ricco di piante e fiori (temperature tra i 20 e i 32 gradi); la sala delle conferenze e qualche altro dettaglio. In refettorio, anche
quello ampissimo, prendiamo posto comodamente tutti quanti e al posto dell’aria condizionata ci sono dei grandi ventilatori a soffitto; the e caffè in abbondanza... per lavorare “da svegli”, ma
anche per riprendersi dal jet-lag. In questi primi giorni ci incontriamo in molti, nel cuore della notte, per prendere qualcosa di caldo, per scrivere notizie alle comunità, alle famiglie. Questo
Definitorio Straordinario sarà diverso dagli altri celebrati negli ultimi due sessenni. La rilettura delle Costituzioni con il fine di valutare l’opportunità di alcune modifiche, in parte o in
toto, ha imposto un ritmo specifico per questo nostro incontro. Ci sarà una giornata dedicata alle altre notizie sull’Ordine e questioni urgenti o specifiche, ma la maggior parte dei giorni sono
dedicati al lavoro sulle Costituzioni, per cui si dovrà arrivare, secondo le determinazioni dell’Ultimo Capitolo Generale, a decidere come proseguire il cammino con un voto dell’assemblea. Se non
ci saranno intoppi, proprio la giornata di oggi si concluderà con il voto deliberativo dopo questi due primi giorni di lavoro. Concretamente ieri abbiamo ascoltato nella mattinata le relazioni
introduttive di P. Wieslaw Kiwior OCD, canonista, e del P. Vicario Generale P. Agustì Borrell. Nelle cartelline abbiamo trovato ulteriore materiale che illumina le scelte da fare; concretamente
si tratta delle sintesi che ogni singola Circoscrizione ha inviato alla Segreteria della Commissione riguardo la rilettura delle Costituzioni.
C’è anche una analisi del coinvolgimento dell’Ordine in questo lungo lavoro, dell’indice
e di gradimento riguardo la metodologia di lavoro proposta, e dei risultati analizzati per aree geografiche e considerando anche l’anagrafica dei religiosi dei diversi continenti. Nel pomeriggio, divisi per gruppi linguistici, ci siamo ritrovati in 7 di 8 Provinciali di lingua italiana: erano con noi anche il P. Attilio Ghisleri (Israele) e il P. Patrizio Sciadini (Egitto). Infine, di nuovo in aula, il P. Gabriel Castro della Provincia Iberica ha moderato la condivisione dei segretari e concluso la sessione pomeridiana. Questa mattina invece abbiamo avuto l’attesa relazione del P. Generale; una relazione atipica, come già detto, rispetto a quelle ascoltate negli altri Definitori Straordinari. Si trattava infatti di fornire a tutto l’Ordine una chiave più profonda di lettura dell’importante lavoro che stiamo facendo, per non essere trascinati a fondo da spinte pessimistiche e disgregatrici. Ma anche per non cedere alla sottile e persistente tentazione individuale di abbassare la soglia d’impegno e di accontentarsi di non essere più né profetici, né in alcun modo rilevanti nel mondo contemporaneo. La relazione - che avrete presto allegata anche sulla nostra pagina web e che ho ascoltato poco fa qui a Goa - è veramente profonda e articolata; presenta nuovamente la diagnosi cristallina e condivisibile per la quale l’Ordine si è messo in cammino su questa strada; di come in questi 4 anni il trend registrato in ogni settore dell’Ordine confermi la necessità di un tale cammino; chiarisce il perché la scelta di redarre una Dichiarazione Carismatica da porre al fianco delle Costituzioni non potrà mai essere considerata una scelta di ripiego rispetto alla rielaborazione delle stesse o alla correzione puntuale di alcuni capitoli; infine immette aria fresca per farci respirare a pieni polmoni la possibilità che questo tempo di “discesa libera” non sia l’ultima parola...
In questi primi giorni - e fino a venerdì - non vedrò altro di questa magnifica terra. Intorno alla casa di ritiri ci sono alberi, boschi, tante liane dalle quali viene voglia di penzolare atleticamente (non è il caso per ora!). Però arrivando al luogo dell’incontro, in taxi dall’aeroporto, ho potuto notare il brulichio di vita che colora ogni strada senza soluzione di continuità. Da lontano, ad intervalli regolari, si ode in ogni ora del giorno il suono del treno in avvicinamento; chissà perchè me lo immagino lento e carico di gente di ogni colore, appesa anche fuori dai finestrini! I confratelli che ci hanno accolto sono stati molto premurosi con noi. Hanno installato le postazioni per i computer dedicati alla comunicazione con le Province; ci hanno comprato i coltelli.... si perchè fino a ieri sera ci domandavamo come si tagliata la carne, il pesce, etc. E poi ci hanno fatto trovare il pane! Una vera rarità, un lusso... insieme a tanto, ma tanto riso e cibi speziati con abbondanza di peperoncino. Carissimi amici, spero di potervi riscrivere presto! Ma soprattutto vorrei trasmettervi quel vigore fraterno che i provinciali respirano puntualmente in queste circostanze e che estende la comunione nel vincolo dell’unità. E che questa fraternità estesa divenga speranza teologale... vigore spirituale rinnovato a servizio della Chiesa e del mondo.
Fra Gabriele Morra
04 FEBBRAIO 2019
Nel video all'inizio ufficiale dei lavori, il Generale insieme ad altri padri hanno presieduto la piccola liturgia di accensione della luce, un po' come la fiaccola olimpica....
Video della piattaforma YouTube dei Carmelitani Scalzi
03 FEBBRAIO 2019
LA LETTERA D' INVITO DEL PREPOSITO GENERALE P. SAVERIO CANNISTRA'
IL CENTRO SPIRITUALE ST. JOSEP VAZ DOVE SI SVOLGERANNO GLI INCONTRI
Da P. Gabriele Morra, Commissario della Provincia dei Carmelitani Italia Centrale:
Stasera eravamo quasi al completo. Abbiamo celebrato la Messa alle 19 presieduta dal padre Vicario Generale. Domani mattina iniziamo i lavori ufficiali; da domani sera provo a scrivervi qualcosa.