CONFERENZA ITALIANA SUPERIORI MAGGIORI
Tivoli 3-7 novembre 2014
Carissimi confratelli e consorelle,
mi trovo a Bagni di Tivoli in provincia di Roma, dove si sta svolgendo il Congresso della Cism nazionale dal titolo "Missione della Chiesa e la vita consacrata: una lettura dell'Evangelii Gaudium". Si tratta della 54a edizione dell'assemblea annuale, alla quale partecipano tutti i provinciali dei vari ordini religiosi e congregazioni maschili italiane. Le province sono in rapida diminuzione; sembra infatti che tutti, da anni o prossimamente, siano impegnati nella ristrutturazione delle presenze e nella unificazione delle province su criteri territoriali, dove la parola territorio va intesa in modo molto ampio, che talvolta valica gli stessi confini europei. Nel complesso siamo circa 115 compresa la Segreteria della Cism. Domani termineremo l'esperienza recandoci in udienza speciale da Papa Francesco. Gli interventi che si sono succeduti, a partire dalla conferenza iniziale tenuta dal Presidente, il nostro P. Luigi Gaetani ocd, sono stati ricchi di spunti e non hanno potuto fare a meno di riprendere non solo i contenuti dell'EG ma anche lo stile fresco e pungente del Papa. Nella pagina web della Cism potrete trovare tutti gli aggiornamenti del Congresso, come anche avremo a disposizione, su richiesta, la pubblicazione che uscirà, contenente i singoli contributi.
In uno degli interventi, Dom Luciano Manicardi vice priore della
comunità di Bose ha avuto particolare cura nel tessere una trama di continuità tra le periferie da abitare, su incitazione del Papa, e il cammino di Gesù uomo in mezzo a noi, verso
Gerusalemme.
Mettere in crisi le consuetudini è un'azione rivoluzionaria che va
condotta col criterio dell'adesione all'umanità di Cristo, così come è tracciata nei Vangeli, ed in parte giace inascoltata. Le periferie da abitare, verso le quali uscire, nelle quali dimorare e dalle quali osservare il mondo, sono stati i temi sui quali ogni relatore si è impegnato ad articolare il discorso e il metodo proposti dal Papa. Se le periferie esistenziali sono ancora abbondantemente abitate dai religiosi e rappresentano la meta privilegiata della loro missione, le "periferie del pensiero" sono state invece tralasciate e risultano oggi indebolite della presenza di religiosi.
Carissimi, iniziano ora i lavori del terzo giorno; siamo giunti a giovedì 6 novembre. Le giornate sono piene, impegnative nell'ascolto, ma ricche di incontri fraterni con tanti provinciali che, al di là delle differenza di storia e di carisma, sono spesso impegnati nelle medesime problematiche. Oggi pomeriggio finalmente ci sarà spazio per uno scambio plenario di impressioni e di esperienze, elemento di cui i giorni precedenti sono stati carenti. La mia impressione infatti, da provinciale novello, è quella di osservare tanti e secolari depositi d'esperienza religiosa che guardano spesso con sgomento ad una storia accelerata e apparentemente imprendibile. Mi manca tuttavia uno scambio più approfondito con alcuni provinciali, dei quali intuisco lo sforzo e la passione del rinnovamento.
Vi abbraccio fraternamente, domandandomi preghiere per il prossimo Consiglio Provinciale che celebreremo a Pisa il 18 novembre prossimo.
Fra Gabriele Morra
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